Neuropatia periferica dopo somministrazione di Sebivo, un farmaco per il trattamento della epatite B cronica


Novartis in accordo con il CHMP ( Comitato per i Prodotti Medicinali per Uso Umano ) ha informato i medici riguardo ad un aumentato rischio di neuropatia periferica nei pazienti con epatite cronica B trattati con Sebivo ( Telbivudina ).

In sintesi

· La neuropatia periferica è stata riportata con frequenza non comune nei pazienti trattati con Telbivudina quando utilizzata in monoterapia;

· Il rischio di neuropatia periferica è aumentato quando Telbivudina ed Interferone alfa-2a pegilato ( Pegasys ) sono somministrati in associazione. Non si può escludere l’aumento di tale rischio per altri interferoni alfa ( pegilati o standard );

· Se si sospetta una neuropatia periferica, deve essere riconsiderata l’opportunità del trattamento con Telbivudina;

· Ad oggi non è stato dimostrato il beneficio di Telbivudina in associazione con Interferone alfa ( pegilato o standard );

· Subivo trova indicazione nel trattamento dei pazienti adulti con epatite cronica B con malattia epatica compensata ed evidenza di replicazione virale, con livelli persistentemente elevati di alanina aminotransferasi sierica ( ALT ) ed evidenza istologica di infiammazione attiva e/o fibrosi solo in monoterapia;

· Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e il Foglio Illustrativo di Sebivo sono stati aggiornati per riportare il rischio di neuropatia periferica con Telbivudina con o senza Interferone alfa-2a pegilato.

Ulteriori informazioni su aspetti di sicurezza

La neuropatia periferica è stata segnalata come un evento avverso di frequenza non comune nei pazienti trattati con Telbivudina ( 0,3% ) ( studio registrativo di fase III NV-02B-007 GLOBE ).
Il rischio di neuropatia periferica è aumentato quando Telbivudina ed Interferone alfa-2a pegilato sono somministrati in associazione, come è stato osservato in uno studio clinico ( studio CLDT600A2406 ) che valutava la terapia combinata di Telbivudina 600 mg/die ed Interferone alfa-2a pegilato 180 microg una volta a settimana. Sono stati segnalati otto casi di neuropatia periferica ( 5 gravi ) su 48 pazienti trattati con Telbivudina e con una dose standard di Interferone alfa-2a pegilato ( pari ad una frequenza del 16,6% ). Il tempo di insorgenza di questo evento è stato di circa 2 -6 mesi. A tutti i pazienti è stato interrotto il trattamento e gli stessi sono sotto osservazione. Al momento non si conoscono i risultati clinici.

Ulteriori informazioni su raccomandazioni per gli operatori sanitari

Novartis, sulla base della revisione di questi dati ed in accordo con il Data Safety Monitorino Board ( DSMB ) dello studio, ha deciso di interrompere il braccio di trattamento in associazione mentre sta continuando il trattamento dei pazienti nei bracci in monoterapia. ( Xagena2008 )

Fonte: AIFA, 2008


Farma2008 Gastro2008 Inf2008


Indietro

Altri articoli

Sono state valutare le associazioni indipendenti e interattive di durata del trattamento pianificato, uso di Celecoxib, attività fisica, indice di...


Brentuximab vedotin ( BV; Adcetris ) in combinazione con Doxorubicina, Vinblastina e Dacarbazina ( AVD ) è sempre più utilizzato...


Identificare i meccanismi delle malattie con modelli ereditari complessi, come la teleangectasia maculare di tipo 2, è una sfida. In...


La gestione della neuropatia diabetica periferica dolorosa rimane difficile. La maggior parte delle terapie fornisce sollievo sintomatico con vari gradi...


Uno studio ha valutato l'efficacia e la sicurezza dell'acetil-L-Carnitina ( AcetilCarnitina; Acetil-L-Carnitina ) sulla neuropatia periferica diabetica rispetto alla MetilCobalamina. Uno...


Con tassi di guarigione dalla leucemia linfoblastica acuta ( ALL ) superiori all’85%, vi è la necessità di ridurre la...


La neuropatia diabetica periferica è una complicanza microvascolare cronica che è fortemente associata a uno scarso controllo glicemico e anche...


La neuropatia periferica indotta dalla chemioterapia è spesso un fattore limitante la dose nel trattamento antitumorale e può causare dolore...


È stata valutata l'efficacia e la sicurezza di Fulranumab, un anticorpo monoclonale interamente umano contro il fattore di crescita dei...


E’ stata effettuata una sottoanalisi dello studio GIMEMA-MMY-3006 per caratterizzare la neuropatia periferica emergente dal trattamento nei pazienti randomizzati a...